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Autore: Dino. Ingredienti: 1 kg di frutta già pulita e tagliata a pezzi; da 300 – a 600 gr di zucchero a seconda del tipo di frutta e del grado zuccherino della stessa; succo e polpa di mezzo limone; una mela grattugiata o frullata con tutta la buccia. Mettere tutto in un contenitore di coccio smaltato o di acciaio inox, coprire  e lasciar riposare  per circa 12 ore in luogo fresco (va bene anche la parte bassa del frigorifero). La macerazione nello zucchero farà fuoriuscire gran parte dei succhi della frutta. Mettere a cuocere la marmellata a fuoco allegro in quantità massima di kg 1 – 1,5 alla volta; la marmellata cuocerà e si addenserà in circa 15 minuti. Dopo circa 10 minuti “pestarla” grossolanamente’ con uno schiacciaverdure, senza toglierla dal fuoco. La cottura a fuoco alto farà in modo che la massa di frutta si mescoli da sola e non sarà necessario girare di continuo. E’ sufficiente mescolare di tanto in tanto. La marmellata sarà pronta quando girandola con il cucchiaio (rigorosamente di legno ed usato solo per le marmellate) sentiremo sul fondo della pentola una consistenza diversa, noteremo contestualmente una netta diminuzione della emissione di vapore e la superficie apparirà con bolle più piccole. A questo punto spegnere e girare con il cucchiaio per una trentina di secondi per evitare che si attacchi. Invasare, tappare e coprire i barattoli con un panno spesso.  Continuare così fino ad esaurimento. Si conserva in luogo fresco per un anno.Volendo conservare più a lungo é bene provvedere alla sterilizzazione a bagnomaria per 15 minuti dall’inizio della bollitura oppure mettere i barattoli appena tappati e bollenti in forno preriscadato a 120° per 10 minuti Il limone contribuisce alla conservazione del prodotto e, assieme alla mela, favorisce l’addensamento per il naturale contenuto di pectina. In genere preparerete quantitativi maggiori di 1 kg, ma la cottura limitatela a detta quantità  e fatela in una pentola larga almeno 25 cm. Con pentole più larghe é possibile cuocere quantità maggiori L’addensamento non deve avvenire per eliminazione del liquido di vegetazione della frutta, ma per un fenomeno chimico-fisico. La quantità di zucchero potrebbe apparire troppo bassa ai più, ma vi sorprenderà la fragranza di una marmellata in cui la frutta é nettamente prevalente. A proposito: usiamo il termine marmellata perché ormai entrato nel linguaggio corrente; a rigore per marmellata dovrebbe indicarsi solo quella di arance, ma ci adeguiamo all’evoluzione del linguaggio.

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